Progettazione meccanica

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A stabilire il successo di un qualsiasi progetto, è sempre la forza delle sue fondamenta. In progettazione meccanica questo discorso non è da meno: ogni fase preliminare deve essere seguita singolarmente con attenzione, senza mai perdere di vista il progetto nella sua interezza.

Questo consente di preventivare tutto ciò che sarà necessario impiegare in termini di energia, tempo, materiale ma soprattutto, costi. E l’unico modo per minimizzarli, è pianificare

I costi di un impianto o di un macchinario si possono dividere in spese di:

  • Progettazione
  • Costruzione (compreso il trasporto e l’installazione)
  • Esercizio
  • Manutenzione (e smaltimento a fine esercizio)

Tutti questi costi dipendono sempre e comunque dalla progettazione, perché è in questa fase che verranno decisi anche i fattori successivi: ecco perché è così importante misurarli. Inoltre, saranno costi presenti fino alla fine della sua vita, incluso smontaggio e smaltimento dei componenti.

Fasi della progettazione meccanica: l'importanza di pianificare

L’attività di pianificazione è necessaria sempre, comunque ed in ogni settore: come quando non esistevano i navigatori satellitari e bisognava programmare il viaggio stimando il tempo in base alla distanza e alla tipologia di strada. Le distanze erano segnate in una tabella alla fine dove c’erano quelle tra le maggiori città, e per il resto si andava pressappoco in base alla scala della cartina.

Una corretta programmazione va sempre fatta anche per effettuare le giuste stime, tra cui:

  • Tempi di consegna
  • Disponibilità economica 
  • Numero di persone necessarie
  • Spazi per il montaggio ed il collaudo
  • Quali trasporti serviranno
  • Spazio dal cliente finale
  • Quanta energia serve per il funzionamento 
  • Quali componenti serviranno

In merito a quest’ultimo punto, c’è anche da considerare l’eventuale tempo di approvvigionamento (lead time), che se molto lungo potrebbe non essere compatibile con i tempi di sviluppo e realizzazione.

La programmazione quindi può essere fatta in maniera più o meno formalizzata, più o meno dettagliata, più o meno comprensibile e condivisa in base a quanto grande è il gruppo…ma viene comunque fatta. Proprio come quando giocavamo (o giochiamo) a Monopoly.

Costi dell’impianto: tutto parte dalla fine

Devi avere sempre chiaro che macchinario o che impianto finale consegnare al cliente, e meglio ancora quali sono necessità e problemi da risolvere.

Sembra di partire al contrario, ma non è così. Sapere cosa dobbiamo costruire nel complesso, ci permette di suddividere in componenti più piccoli il processo, considerando sempre ogni singola fase parte dell’intera strada tracciata.

Anche i processi di progettazione funzionano allo stesso modo: si parte da un elenco di fasi e le si mettono in ordine. Sulla base di questo si fa un layout dell’impianto dove vengono abbozzate le stazioni che svolgeranno le varie fasi. Successivamente ci si concentra su ogni singola fase e si approfondisce l’aspetto tecnico dei singoli movimenti, ingombri, ecc… fino alla singola vite.

Così facendo ci si può concentrare nel piccolo essendo sicuri di non perdere il macro obiettivo.

Prima cosa per ridurre i costi del tuo impianto: la specifica tecnica

Nella specifica tecnica vanno definite tutte le caratteristiche dell’impianto, a cui va affiancato un piano budgetario di costi di tutte le fasi.

Il modo migliore per ridurre i costi è di utilizzare il project management come strumento di pianificazione e supervisione del progetto (progettazione, costruzione, consegna, collaudo e tutte le attività collaterali necessarie per completare la fornitura dell’impianto). Per minimizzare i costi dell’impianto, questo deve essere ottimizzato!

Bisogna considerare che una buona progettazione permette di risparmiare tempo, denaro e problemi in tutte le fasi successive: quindi è molto importante che questa fase sia fatta con accuratezza, dedicandoci tempo e risorse adeguate.

Ogni aspetto non definito correttamente nella fase di progettazione, costerà molto di più in futuro quando ci si accorgerà della difficoltà o di eventuali errori non preventivati. Più tardi si interviene, più oneroso sarà l’intervento.

Una corretta pianificazione per ridurre i costi del tuo impianto

Nel progetto, la modifica implica la correzione dei disegni e dei modelli: quindi una modifica solo documentale, che interviene limitatamente sulle consegne.

Quando il progetto è terminato, c’è la fase di acquisto del materiale e di costruzione dei componenti a disegno. A questo punto, alcuni degli errori che si possono incontrare sono relativi proprio ai materiali, ad esempio: 

  • Non sono disponibili i componenti commerciali in tempi compatibili con le fasi di costruzione e consegna
  • I materiali utilizzati hanno problematiche di fornitura, sia dei semilavorati che delle lavorazioni
  • In particolari momenti – come in queste settimane – il costo delle materie prime potrebbe essere molto maggiore rispetto a quelli standard previsti in fase di offerta
  • Un imprevisto ed improvviso allungamento dei tempi di consegna (problematica emersa ad esempio durante il blocco del canale di Suez)

Nello sviluppo dei progetti, proprio per comprimere i tempi di approvvigionamento, vengono fatti ordini di materiali e componenti commerciali con un lungo lead time.

Se i gruppi o i macchinari sono standard (o comunque ricorsivi di costruzioni già eseguite), tipologia e quantità sono ben note: ma se stai progettando ex-novo un macchinario completo o un gruppo, non sarai sicuro delle scelte fino al termine del progetto.

Ottimizzare i costi, ma anche le risorse

Gli “anticipi d’ordine” sono quindi molto delicati: tanto prima vengono eseguiti rispetto al termine del progetto, tanto più elevata è la possibilità che possano cambiare per esigenze tecniche o tecnologiche – a volte anche economiche – di singole fasi o dell’intero progetto.

A questo punto potrebbe succedere che:

  • Sono stati tagliati dei pezzi non più utilizzabili
  • È stato ordinato del materiale in più
  • Il materiale ordinato non è quello che serve

Queste evitabili sviste, gravano ovviamente anche dal punto di vista economico: mettere a magazzino pezzi che non servono, significa denaro immobilizzato. Senza contare che la mancanza del materiale necessario, costringerà il personale ad effettuare ordini più urgenti (e sicuramente più costosi) o peggio ripiegare su un’alternativa cambiando i connotati all’idea originale.

Nell’errore non viene coinvolto solo l’ufficio tecnico, ma anche enti aziendali e fornitori esterni, ognuno dei quali dovrà mettere a disposizione una o più persone dedicate, che si concentreranno solo su quel problema. Questo li distoglierà dalle attività pianificate, causando dei ritardi.

Avrai capito che più avanzi tra le varie fasi, più si moltiplicano esponenzialmente i costi e più si dilatano i tempi. In uno studio di progettazione meccanica è fondamentale evitare questi imprevisti, nel rispetto dell’idea del cliente e della sua fiducia, riposta totalmente nella professionalità dei servizi offerti.

Nel nostro studio di progettazione meccanica

la pianificazione non manca mai.

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Sono Socio e General Manager di Kreacta, un brand di 10 i cube srl. Ho svolto in più occasioni il ruolo progettista meccanico e responsabile di prodotto in importanti aziende nel settore delle macchine utensili e della Ricerca Scientifica. Opero da oltre trent’anni nella progettazione meccanica e nella consulenza industriale, con esperienze anche nei settori di sviluppo del software, piattaforme web, realtà virtuale ed aumentata e sistemi interattivi.

Paolo Dal Fabbro